- Lacuna di informazioni digitali: l’82 percento della popolazione desidera informarsi online sui servizi delle PMI, ma solo il 36 percento di queste ha un proprio sito web.
- Lacuna di prenotazione digitale: il 77 percento della popolazione desidera la prenotazione online degli appuntamenti presso le PMI, ma solo il 3 percento di tutte le PMI offre questa possibilità sul proprio sito web.
- L’IA come fonte di informazioni del futuro: una persona su cinque utilizza già l’intelligenza artificiale come ChatGPT o Copilot per cercare i servizi delle PMI e le relative informazioni. In futuro circa il 50 percento delle persone in tutte le fasce d’età utilizzerà un assistente IA per cercare i servizi delle PMI e le relative informazioni.
Lo studio «PMI Digital Pulse 2025» è stato sviluppato e condotto da localsearch in collaborazione con la Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU). Lo studio analizza il comportamento di informazione e prenotazione della popolazione svizzera relativamente ai servizi delle PMI e mostra lo stato attuale delle offerte digitali delle PMI svizzere. «La Svizzera è digitale – le sue PMI spesso non lo sono ancora. La rivoluzione dell’IA aggrava il divario e pone a rischio l’esistenza di molte aziende», conclude il CEO di localsearch Stefano Santinelli.
Le microimprese sono troppo poco presenti sul web
L’82 percento della popolazione svizzera ritiene importanti le informazioni digitali sui servizi delle PMI. Questa esigenza è particolarmente marcata tra i 30-44enni: in questa fascia d’età addirittura il 91 percento vorrebbe avere la possibilità di informarsi online sui servizi delle PMI. Persino nella fascia dai 60 ai 79 anni sono 7 su 10 le persone che lo vorrebbero (vedi figura 1).
Figura 1: Importanza della disponibilita di informazioni digitali sulle PMI
La realtà delle PMI è tuttavia diversa: solo un terzo circa delle PMI svizzere (36%) ha un proprio sito web – circa due terzi (64%) rinunciano a essere presenti online con un sito web. Questo basso valore è dovuto principalmente alle microimprese con 1-9 collaboratori, che rappresentano il 90 percento di tutte le PMI svizzere. Di queste, solo il 33 percento è presente online con un sito web o, in altre parole, due terzi (67%) non lo hanno. Le PMI più grandi sono posizionate molto meglio: il 69 percento delle piccole imprese (da 10 a 49 collaboratori) e addirittura il 95% delle medie imprese (da 50 a 249 collaboratori) sono presenti online con un sito web (vedi figura 2).
Figura 2: PMI con un proprio sito web
Il forte bisogno della popolazione di reperire informazioni digitali sulle PMI è quindi in netto contrasto con la bassa percentuale di siti web delle microimprese – un chiaro segnale del profondo divario tra le esigenze dei clienti e l’offerta digitale delle PMI. Stefano Santinelli, CEO di localsearch, commenta: «La stragrande maggioranza delle PMI svizzere è difficilmente rintracciabile nel web e la mancanza di una presenza online significa occasioni di lavoro perse».
Le PMI non devono sprecare il potenziale derivante dalla visibilità online
Quando cerca una PMI e non conosce ancora un fornitore, la stragrande maggioranza della popolazione svizzera ricorre, in primo luogo, a motori di ricerca come Google o Bing (80%) oppure ai consigli di amici e conoscenti (75%). Le piattaforme di valutazione fungono da primo orientamento nel 37 percento dei casi, seguite dagli elenchi online con il 23 percento. L’intelligenza artificiale, come ChatGPT o Copilot, e i social media sono utilizzati dal 13 percento degli intervistati come primo punto di riferimento nella ricerca di servizi delle PMI (vedi figura 3).
Figura 3: Prima ricerca di servizi per PMI
«È chiaro che i social media non servono solo a ispirare e intrattenere, ma sono anche usati a scopo di ricerca: le PMI dovrebbero integrare i social media nel loro mix di comunicazione e marketing, non ultimo perché sono importanti anche per la cura dei contatti digitali», afferma il Prof. Dr. Thomas Wozniak, esperto di comportamento dei consumatori e tecnologia presso la HSLU.
La maggior parte delle PMI è presente sui motori di ricerca: l’87 percento delle PMI con sito web analizzate dispone di un profilo aziendale Google, mentre l’11 percento investe anche in Google Ads per aumentare in modo mirato la propria visibilità e commercializzare i propri servizi. La percentuale di annunci di questo tipo aumenta con l’aumentare delle dimensioni aziendali delle PMI: vi ricorre il 17 percento delle piccole imprese e addirittura il 29 percento delle medie imprese.
Lo studio «PMI Digital Pulse 2025» dimostra che le PMI devono poter essere trovate non solo sulle piattaforme di ricerca, valutazione ed elenchi, ma ora anche tramite gli assistenti IA, se non vogliono perdere un prezioso potenziale di clienti. «Un profilo aziendale completo su diverse piattaforme, abbinato a contenuti ottimizzati, è decisivo per la classica ricerca sugli appositi motori, inoltre migliora la visibilità nelle ricerche effettuate con strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT o Copilot», afferma il Prof. Dr. Thomas Wozniak, esperto di comportamento dei consumatori e tecnologia presso la HSLU.
La Svizzera vuole prenotare online presso le PMI
Lo studio «PMI Digital Pulse 2025» lo indica chiaramente: la popolazione svizzera desidera non solo reperire informazioni online sulle PMI, ma anche prenotare gli appuntamenti per i servizi direttamente tramite i canali digitali. Concretamente, il 77 percento degli intervistati si dichiara a favore della possibilità di prenotare online appuntamenti presso le PMI (vedi figura 4).
Figura 4: Esigenza di prenotare appuntamenti online
Questa esigenza è particolarmente sentita nelle fasce tra i 18 e i 29 anni e tra i 30 e i 44 anni: l’87 percento delle persone preferirebbe prenotare gli appuntamenti online. Tuttavia, la percentuale è elevata anche tra le persone dai 45 ai 59 anni (74%), e persino tra le persone dai 60 ai 79 anni il 64 percento è favorevole a questa possibilità. L’esigenza di soluzioni per la prenotazione digitale è quindi molto diffusa in tutte le fasce d’età.
A ciò si aggiunge il fatto che la possibilità della prenotazione digitale svolge un ruolo centrale nella scelta del fornitore. Per il 56% della popolazione si tratta di un criterio decisivo. Ciò è particolarmente importante per le persone tra i 30 e i 44 anni; in questa fascia il 69 percento dichiara di preferire i fornitori che consentono la prenotazione online degli appuntamenti (vedi figura 5).
Figura 5: Rilevanza della prenotazione online degli appuntamenti per la scelta del fornitore
Anche la fiducia e la competenza digitale sono elevate: l’80% degli intervistati si fida della prenotazione online degli appuntamenti presso le PMI, l’82% si sente sicuro e competente nell’utilizzo di tali offerte. Lo studio evidenzia così un’ampia fiducia nelle prenotazioni online degli appuntamenti presso le PMI e un’elevata competenza digitale tra la popolazione.
Divario profondo tra domanda e offerta nelle prenotazioni online di appuntamenti
Nonostante la chiara esigenza della popolazione di opzioni per la prenotazione digitale, la realtà delle aziende mostra un quadro diverso: da un’analisi di circa 47 000 siti web di PMI è emerso che solo il 7 percento dispone di un tool di prenotazione professionale. Questo significa che per il 93 percento delle PMI analizzate non è possibile prenotare appuntamenti online sul sito web con appositi tool. Da notare che le dimensioni aziendali non influiscono sulla disponibilità di tali tool (vedi figura 6).
Figura 6: PMI con strumento di prenotazione sul sito web
Se si considerano anche le PMI senza un proprio sito web, la lacuna diventa ancora più grande: complessivamente, solo il 3 percento delle PMI svizzere ha un sito web con tool di prenotazione integrato. Ne deriva il seguente risultato principale dello studio: il 77 percento della popolazione svizzera desidera cercare online i servizi delle PMI e prenotarli direttamente in digitale, ma solo il 3 percento di tutte le PMI svizzere soddisfa pienamente questa esigenza su un sito web.
Stefano Santinelli, CEO di localsearch, lo spiega in termini chiari: «L’aspettativa della clientela è inequivocabile: i servizi devono essere prenotabili online. Le PMI che non compiono questo passo perdono visibilità, fiducia e, in ultima analisi, fatturato, a vantaggio di concorrenti meglio posizionati sul piano digitale».
L’intelligenza artificiale diventa sempre più importante nella ricerca di PMI
La maggior parte della popolazione svizzera (77%) è aperta alle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Come mostra la figura 3, il 13% degli intervistati ricorre in primo luogo all’IA nella ricerca di PMI. Questo comportamento è più marcato tra i giovani dai 18 ai 29 anni, con una percentuale, superiore alla media, del 21 percento.
Anche l’utilizzo negli ultimi dodici mesi conferma questa tendenza: il 19 percento degli intervistati ha utilizzato l’IA per cercare i servizi delle PMI e le relative informazioni. Nella fascia di età più giovane questo valore è addirittura del 26% (vedi figura 7).
Figura 7: Utilizzo dell’IA per ottenere informazioni sui servizi alle PMI
Lo studio evidenzia inoltre un chiaro potenziale per il futuro: il 78 percento degli attuali utenti di IA prevede di utilizzarla ancora più spesso in futuro per cercare i servizi delle PMI e le relative informazioni (vedi figura 8).
Figura 8: Utilizzo futuro dell’IA da parte degli attuali utenti dell’IA
Anche tra gli attuali non utenti la disponibilità è grande: il 40 percento vorrebbe utilizzare in futuro l’IA per cerca i servizi delle PMI e le relative informazioni (vedi figura 9). «In base a questi risultati sull’uso attuale e futuro dell’IA, si può ipotizzare che in futuro circa la metà della popolazione svizzera (50%) utilizzerà l’IA per informarsi sui servizi delle PMI», afferma il Prof. Dr. Thomas Wozniak, esperto di comportamento dei consumatori e tecnologia presso la HSLU.
Figura 9: Utilizzo futuro dell’IA da parte di chi finora non ha mai utilizzato l’IA
Per il CEO di localsearch Stefano Santinelli una cosa è chiara: «La visibilità digitale non si ferma ai motori di ricerca. Nell’era dell’IA, la presenza in sistemi intelligenti come ChatGPT decide se una PMI viene percepita o rimane nell’ombra digitale».
Uno sguardo al futuro rivela un possibile cambiamento anche per quanto riguarda le prenotazioni: il 39 percento degli intervistati pensa che in futuro prenoterà appuntamenti per i servizi delle PMI tramite un’IA linguistica.
Conclusioni dello studio
«La popolazione svizzera è pronta al digitale, le PMI non lo sono ancora», conclude Stefano Santinelli, CEO di localsearch. «Le microimprese sono a un punto di svolta. Chi non costruisce adesso un ponte digitale con i propri clienti rimane indietro e perde rilevanza e fatturato».
I risultati dello studio «PMI Digital Pulse 2025» di localsearch e della HSLU dimostrano che la visibilità digitale è fondamentale per il successo delle PMI svizzere. Un sito web ottimizzato, un’ottimizzazione mirata per i motori di ricerca e una presenza sui social media strategicamente orientata sono decisivi per la portata e la reperibilità nel contesto digitale.
Per molti clienti, le possibilità professionali di prenotazione online sono passate da una funzione opzionale a un criterio decisivo per la scelta. Il crescente utilizzo dell’IA nella ricerca di informazioni rende necessaria un’ottimizzazione tempestiva dei contenuti per rimanere presenti anche in questo canale.
Stefano Santinelli, CEO di localsearch, ne è convinto: «Il futuro è digitale, la ricerca è guidata dall’IA ed è giunto il momento di agire. Le PMI che non organizzano attivamente la propria presenza online perderanno non solo quote di mercato, ma anche l’accesso alla clientela digitale. Chi oggi non è visibile, domani sarà dimenticato».
Metodologia dello studio
Lo studio «PMI Digital Pulse 2025» di localsearch e della HSLU si compone di due studi parziali rappresentativi. Lo studio parziale I (sondaggio tra la popolazione) dimostra che la popolazione svizzera cerca le offerte delle PMI adatte a sé, si informa su di esse e le prenota. Il sondaggio online dell’azienda di ricerche di mercato intervista è stato condotto dal 23 giugno al 2 luglio 2025.
Lo studio parziale II illustra lo stato attuale della digitalizzazione delle PMI svizzere nelle diverse fasi di interazione con i clienti. I risultati relativi alla presenza online in forma di sito web si basano sull’analisi di un dataset di 948 816 PMI svizzere come popolazione di riferimento. Per le ulteriori analisi sono state esaminate solo le PMI svizzere che dispongono di un sito web attivo. A tal fine è stato prelevato un campione di 47 079 PMI da un campione casuale rappresentativo, per analizzarlo con lo strumento «Digital Status Checker» di localsearch. Le analisi sono state effettuate dal 30 giugno al 25 luglio 2025.
Il materiale fotografico (grafici inclusi) può essere scaricato qui, mentre il whitepaper sullo studio è disponibile a questo link.